Un quaderno per la scuola

Dallo spazio che la stampa nazionale ha riservato all’iniziativa non si direbbe che abbia fatto colpo il “Quaderno bianco per la scuola” che è stato presentato a Roma dal ministro della pubblica istruzione, Fioroni, e dal presidente del Consiglio Prodi.

Eppure, pur con i limiti che l’iniziativa può avere avuto (la Cisl-scuola, ad esempio, avrebbe voluto una lettura più viva e concreta della situazione professionale dei docenti), il “quaderno” merita di diventare oggetto di studio e di riflessione, soprattutto per il mondo politico che, dall’ampia documentazione e dalle prospettive delineate, può trarre utili indicazioni per provvedimenti da adottare e per decisioni da assumere, perché il campo dell’istruzione è impervio e complicato e chi osa avventurarvisi naviga spesso a vista con la preoccupazione di risolvere emergenze e problemi contingenti.

Un’ottima base di analisi, l’ha definita Enrico Panini della Cgil-scuola che ha chiesto di aprire rapidamente una discussione e un confronto sulle proposte presentate dal “quaderno” per adottare soluzioni condivise.