Un programma di fine legislatura/4. L’opposizione oscilla tra due linee

La maggioranza è divisa tra le sue diverse anime, tra le quali tenta di realizzare un difficile equilibrio in questa parte finale della legislatura. Ma anche l’opposizione è divisa tra due linee, che per semplificare chiameremo (ancora una volta) massimalista e riformista: la linea dello scontro totale e dell’apnea (restare in immersione e dire di no a tutto fino a quando la sinistra torna al governo) e quella del confronto non aprioristicamente chiuso a qualche forma di intesa sulle scelte strategiche, quelle di medio-lungo periodo, che attraversano le legislature e le maggioranze pro tempore.
Come si vede, anche nel mondo della scuola si riflette una dialettica che vede contrapporsi, su un piano politico più generale, la linea più dura e movimentista del subschieramento Rifondazione, PC d’I, Verdi, Sinistra DS, a quella che unisce la maggioranza dei DS e della Margherita e le componenti più moderate del centro-sinistra (SDI, Mastella) in un disegno di conquista dell’elettorato di centro, giudicato decisivo ai fini dell’esito delle elezioni politiche. Lo sbocco della prima linea è il referendum abrogativo della riforma Moratti, già proposto dal PC d’I, e a livello sindacale l’utilizzazione delle RSU (ma anche delle delibere dei Collegi) per bloccare l’attuazione della riforma.
Lo sbocco della seconda linea, alla quale hanno fatto riferimento in diverse occasioni D’Alema, Amato, Rutelli (meno Prodi, che cerca un’intesa più larga), potrebbe portare alla attenuazione dello scontro frontale con Letizia Moratti, sempre che quest’ultima offra una sponda ai riformisti, correggendo alcune rigidità delle scelte finora compiute. Per esempio in materia di “Indicazioni Nazionali” e nuovi programmi, modelli di organizzazione del lavoro (tutor), libri di testo. Materie alle quali si potrebbe aggiungere una soluzione equilibrata, o almeno non troppo conflittuale, sulla spinosa questione del come realizzare il sistema di istruzione e formazione professionale.