Un intervento possibile: comparto autonomo per il personale della scuola

Stanno andando avanti i decreti legislativi di attuazione della legge Brunetta del 4 marzo 2009, n. 15. Lo scorso 19 maggio il Ministero dell’economia e delle finanze ha verificato positivamente il primo schema di decreto legislativo che traduce in norme giuridiche vincolanti i principi contenuti nella delega al Governo, che ha voluto una incisiva revisione delle modalità della contrattazione nazionale. L’iniziativa si colloca in una fase in cui la legge 133/2008 ha già dispiegato i suoi effetti sulle risorse economiche per i contratti nazionali, sulle aspettative sindacali, sulle forme di disincentivazioni delle assenze per malattia.

Il decreto si compone di cinque titoli, il primo dei quali circoscrive l’oggetto e le finalità del decreto. Contrariamente ad un’attesa generalizzata del mondo dell’associazionismo sindacale e professionale, il testo non contiene la riconfigurazione di autonomo comparto di contrattazione collettiva del personale scolastico. La materia è un argomento complesso su cui occorre sviluppare ampi confronti politici nel tentativo di recuperarlo, avendo la consapevolezza che chi decide è il Governo.

Sullo schema di decreto occorre, infatti,  acquisire, tra l’altro, il parere delle competenti Commissioni di merito di Camera e Senato e della Conferenza Unificata. Per il confronto con le parti sociali il ministro sembra  abbia scelto la sede del CNEL.