Uil scuola: ecco come salvare 28.000 posti

l prossimo 26 marzo, in tutti i capoluoghi di Regione, delegazioni della Uil scuola porteranno ai Presidenti di regione, Assessori regionali, Prefetti, rappresentanti delle istituzioni, il prospetto complessivo di quanti, nelle scuole della regione, rischiano di non avere più un lavoro nel prossimo anno scolastico.

Per il prossimo anno scolastico la riduzione di organico prevista dalla legge 133/08 è di circa 43.000 docenti. In base alle proiezioni di uno studio Uil, se si ipotizzano, sulla base delle serie storiche, circa 23.000 pensionamenti, il numero di chi non conseguirà alcuna nomina potrà arrivare a 20.000 persone (con forti variazioni nelle diverse regioni dovute alla presenza o meno di precari). Anche per quanto riguarda il personale Ata la percentuale di precariato è molto alta, pertanto tutti i tagli diventano inevitabilmente persone in meno che lavorano.

Ma la situazione non va vista staticamente. Ci sono fatti che, secondo il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, escludono che si possa procedere con livelli predeterminati a tavolino.

Mancano infatti due atti normativi fondamentali – spiega Di Menna – per definire la portata effettiva della manovra. “Il primo è il decreto interministeriale (Istruzione-Economia) sugli organici. Il secondo è la direttiva sugli aspetti organizzativi e didattici, direttiva fortemente voluta dalla Uil Scuola”, a cui avviso  “alle scuole, una volta attribuito l’organico va data autonomia nell’organizzazione delle quote orario“.

Inoltre la previsione di una riduzione di 43 mila docenti e 15 mila Ata prevista dai regolamenti approvati definitivamente dal Consiglio dei Ministri va ridotta per almeno due ragioni, “il rinvio della riforma della secondaria di secondo grado”, che “non può e non deve essere scaricato completamente sulla scuola primaria e sulla secondaria di primo grado”; e “il rinvio deciso dal Governo della riorganizzazione delle rete scolastica, che impone di ridurre il numero dei tagli di organico dei servizi Ata.

Occorre  dunque finalizzare tutte le risorse (fondi per la disoccupazione speciale, risorse per le supplenze, fondi per estendere gli ammortizzatori sociali a quanti non hanno disoccupazione speciale) per confermare i contratti per docenti e Ata che hanno per il corrente anno scolastico un contratto annuale.

La Uil scuola chiede inoltre che sia mantenuta la titolarità per i docenti di ruolo che si potranno trovare in situazione di sopranumero.

In questo modo si potrebbero mantenere al lavoro circa 28 mila precari che con il prossimo anno scolastico rischiano di non avere più un incarico.

A livello regionale si potrebbero adottare modelli di sostegno all’occupazione del tipo di quello che la UIL sta trattando nelle Marche, che comporta anche accordi diretti tra Regione e singole scuole per consentire al personale di restare in servizio. Va salvaguardato infatti, secondo il sindacato, il lavoro di chi, nei prossimi anni, con il turn over, potrà essere riassorbito.

La ricerca della UIL scuola può essere consultata e scaricata dal sito www.uilscuola.it.