Uds: Faraone non strumentalizzi

Il giudizio positivo espresso da alcune organizzazioni giovanili sulle novità annunciate dal sottosegretario Davide Faraone, in particolare in materia di partecipazione alla valutazione dei docenti da parte degli studenti, non è condiviso dall’UdS (Unione degli Studenti.

Apprendiamo a mezzo stampa che nel decreto legge e nella legge delega per l’attuazione de La Buona Scuola si prevederà la somministrazione in tutti gli istituti di un questionario-pagella che gli studenti saranno chiamati a compilare per valutare i docenti affinché il nucleo di valutazione della scuola, in cui sarà presente anche un rappresentante della componente studentesca, possa esprimersi sugli scatti di carriera degli insegnanti” – afferma Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti.

Anche se lo studente rappresentante “non si esprimerà sugli scatti stipendiali ma solo sulla stabilizzazione del neo-docente, non accettiamo che la rivendicazione storica del movimento studentesco di una valutazione dei docenti da parte degli studenti, pensata per consentire a questi ultimi di potersi esprimere sulla didattica e sull’effettiva qualità del processo formativo e per poter quindi contribuire attivamente al miglioramento complessivo della realtà scolastica, venga utilizzata strumentalmente dal Governo per alimentare una guerra tra poveri all’interno delle nostre scuole e continuare a produrre classifiche degli istituti e del personale

L’UdS non intende entrare in “organi non paritetici e pensati per legittimare la premialità e la competitività” – continua Lampis – “Commissioni paritetiche per redigere il Pof e individuare i criteri valutativi, organi collegiali che favoriscano la partecipazione studentesca e lo strumento del referendum studentesco devono essere istituiti e introdotti prioritariamente negli istituti. Gli studenti devono poter sollevare contraddizioni, far emergere problematicità in maniera individuale affinché anche il docente possa fare autocritica sul proprio insegnamento e modellarlo per non lasciare nessuno indietro”.

Insomma l’UdS alza il tiro rispetto alle altre organizzazioni studentesche che si erano espresse in termini più favorevoli alle proposte del sottosegretario Faraone, ma lo fa assegnando alla valutazione dei docenti un ruolo essenzialmente politico: “Il nucleo di valutazione della scuola non si esprima circa l’apprendimento e l’offerta formativa, ma sull’abbandono scolastico, i servizi interni alla scuola, il rapporto studenti/docenti, il rapporto non ammessi/popolazione scolastica per slegare la valutazione da fini punitivi o premiali e per metterla al servizio del miglioramento effettivo delle condizioni di chi vive la scuola ogni giorno”.

Sembra difficile che valutazioni e richieste di questo genere possano essere accolte dal pur vulcanico e disponibile ad ascoltare sottosegretario Faraone. Per non parlare delle barricate che erigerebbero i sindacati, compreso l’Anief.