Udc e An divisi sulle bocciature annuali

An e Udc sono divisi: bocciare o promuovere alla fine di ogni anno o alla fine di ciascun periodo formativo (quindi anche dopo due anni secondo la legge delega)?

Sulla questione l’UDC ha infatti preso le distanze dal partito del vicepremier. Il senatore Valditara, responsabile scuola di AN, ha infatti dichiarato di aver ottenuto dal ministro Moratti l’assicurazione che i decreti legislativi attuativi della riforma, in preparazione al Ministero, avrebbero ripristinato la possibilità di bocciare alla fine di ciascun anno scolastico, e non solo alla fine di ciascun “periodo” annuale o biennale, come prevede la legge di delega.

Ma l’interpretazione che l’UDC dà della legge, e dello stesso ordine del giorno accettato dal governo (al quale il sen. Valditara si appella per sostenere le bocciature annuali), è ben diversa. L’ufficio scuola dell’UDC – risulta a Tuttoscuola – sostiene che l’ordine del giorno ha il significato di un invito a far prevalere sempre, soprattutto nel ciclo primario, e anche alla fine dei “periodi”, le valenze di tipo orientativo e psicopedagogico della valutazione, e non quelle di tipo rigoristico e punitivo, che finirebbero per complicare, anziché risolvere, i problemi degli alunni più bisognosi di una efficace azione educativa