Ucraina: dall’inizio della guerra a oggi 1 scuola su 6 supportata dall’Unicef è stata danneggiata o distrutta

di Anna Maria De Luca
“Safe Schools” è una dichiarazione di impegno a proteggere meglio i bambini, gli insegnanti e le scuole, a supportare la prosecuzione dei percorsi di istruzione durante le guerre e a mettere in atto misure per impedire l’uso per scopi militari delle scuole. Nel 2019, l’Ucraina è diventato il 100esimo paese a firmare e approvare la dichiarazione. Ad oggi, centinaia di scuole sono state colpite a causa dell’uso di artiglieria pesante, bombardamenti aerei e altre armi esplosive, mentre altre sono state utilizzate come centri di informazione, rifugi, centri di rifornimento o per scopi militari. Nell’Ucraina Orientale, 15 scuole su 89 cioè il 17% delle “Scuole Sicure” – programma realizzato dall’Unicef con il Ministero dell’Istruzione e della Scienza, principalmente in risposta agli attacchi su asili e scuole nella regione del Donbass, in conflitto armato dal 2014 – sono state danneggiate o distrutte. Spiega il rappresentante Unicef in Ucraina, Murat Sahin: L’inizio dell’anno accademico in Ucraina era pieno di speranza e promesse per i bambini, dopo le interruzioni dovute al Covid 19. Invece, centinaia di bambini sono stati uccisi e l’anno scolastico termina tra la chiusura delle scuole a causa della guerra e la decimazione di strutture scolastiche”. 

Ad oggi, almeno una scuola su sei supportata dall’Unicef in Ucraina Orientale è stata danneggiata o distrutta dall’inizio della guerra, compresa la Scuola 36 – l’unica “Scuola Sicura” a Mariupol. Solo nell’ultima settimana, sono state colpite due scuole. Per i bambini colpiti dalle crisi, la scuola è fondamentale: fornisce uno spazio sicuro e una parvenza di normalità nei momenti più difficili   e assicura che non paghino per la vita il prezzo dell’istruzione perduta. L’istruzione può anche essere un’ancora di salvezza, può fornire ai bambini l’accesso alle informazioni sui rischi di ordigni esplosivi letali e connette loro e i loro genitori a servizi sanitari e psicosociali di base. “Assicurare l’accesso all’istruzione può fare la differenza tra il senso di speranza o di disperazione per milioni di bambini,” ha aggiunto Sahin. “Questo è fondamentale per il futuro loro e di tutta l’Ucraina”. 

Al momento, sono in piedi una piattaforma di formazione online “All Ukrainian Online Education Platform” per studenti delle classi dal 5° all’11° grado, sviluppata dal Ministero dell’Istruzione e della Scienza con il supporto dell’Unicef durante la pandemia, che sta raggiungendo oltre 80mila studenti sfollati in Ucraina; in decine di stazioni metro di Kharkiv, dove i bambini sono costretti a rifugiarsi per trovare riparo, spazi dove insegnanti, psicologi e istruttori sportivi giocano e coinvolgono regolarmente i bambini; gli episodi sulla nuova piattaforma online per bambini “Numo” sostenuta dall’Unicef e dal Ministero dell’Istruzione e della Scienza raggiungono regolarmente centinaia di migliaia di visualizzazioni; una campagna digitale in corso sulla formazione sul rischio di ordigni esplosivi (EORE) creata dall’UNICEF con il Servizio Statale di Emergenza dell’Ucraina ha raggiunto 8 milioni di utenti online.

Ad oggi, comunica l’Unicef, “quasi 250.000 bambini hanno beneficiato di aiuti per l’istruzione forniti da noi presso rifugi, stazioni della metropolitana e altri luoghi che ospitano bambini sfollati. Per i bambini che sono fuggiti dall’Ucraina, Unicef sta sostenendo i governi e i comuni per includere i bambini nei sistemi scolastici nazionali, insieme a percorsi formativi alternativi che includono l’apprendimento digitale. “Nonostante gli orrori della guerra, è stato fatto un importante lavoro per assicurare che i bambini possano continuare ad apprendere”, dice Sahin.