Torna la leggenda dei milioni di italiani analfabeti

Nonostante l’autorevole smentita dell’Istat dello scorso anno, quando un’associazione lanciò la notizia che in Italia vi erano sei milioni di analfabeti o seminalfabeti (cioè un italiano ogni nove!), la leggenda-bufala che allora riempì le pagine dei quotidiani, ritorna in occasione di un convegno organizzato dal Cofir ad Arezzo per parlare di analfabetismo, educazione degli adulti e del diritto all’apprendimento.

I servizi di stampa hanno nuovamente indugiato sui dati dello scorso anno, parlando di un milione di analfabeti totali e di altri cinque milioni di italiani che non hanno nemmeno la licenza elementare.
Dati che a suo tempo erano stati presi dal censimento che l’Istat aveva condotto nel 2001, dandone però una lettura clamorosamente sbagliata che aveva costretto l’Istat alla secca smentita.

Ad esempio, nei cinque milioni di italiani (5.199.237) privi della licenza elementare, l’associazione che aveva divulgato la notizia, desunta dall’annuario statistico dell’Istat, non aveva visto che erano compresi più di 2,5 milioni di bambini (2.512.243) tra i 6 e i 10 anni che frequentavano ancora la scuola elementare (e che non potevano certamente essere già in possesso di licenza elementare) e che altri 2 milioni circa (1.879.356) avevano più di 65 anni (oggi più di 70).
Per quanto riguarda il milione di analfabeti totali (esattamente 782.342 nel 2001 secondo l’Istat) non si era considerato che il 65% aveva più di 65 anni (ora più di 70).

Che il problema dell’analfabetismo funzionale nella società della conoscenza sia un fatto reale, conseguente anche allo sviluppo tecnologico che non risparmia nessuno e che colpisce anche classi sociali alfabetizzate, non lo si può negare, ma non è certamente con il supporto di questi dati che si può rilanciare una moderna educazione degli adulti.