Supporto e cura del bambino nei primi anni di vita: La Coccinella continua a crescere

La Coccinella supera il tetto dei 7 milioni di euro di fatturato confermando il trend positivo degli ultimi anni (+ 8,7% rispetto al 2017 e + 24% negli ultimi 3 esercizi) e chiude il 2018 con un patrimonio netto di oltre 840 mila euro. La crescita economica è frutto dell’aumento dei servizi consolidati, ma anche di un impegno nell’innovazione e nella diversificazione che ha portato la cooperativa ad integrare le proprie competenze pedagogiche con quelle proprie dei servizi sociali e sanitari. In questa direzione muovono ad esempio il progetto “Scommettiamo sui giovani”, affidato alla cooperativa dall’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, attraverso il quale La Coccinella offre supporto a domicilio ai neogenitori in condizioni di fragilità per promuovere la costruzione di un ambiente di vita favorevole allo sviluppo del bambino, e il progetto L’Altalena realizzato con il consultorio UCIPEM.

La Coccinella è una cooperativa nata per rispondere all’esigenza delle famiglie di avere un supporto nella cura e nell’educazione dei propri figli nei primissimi anni della loro vita. Oggi La Coccinella ha sviluppato una competenza nell’ambito dell’educazione e cura nella fascia 0-14 che trasferisce all’interno di tutti i suoi servizi: nidi d’infanzia, attività estiva e nel tempo libero, doposcuola ,progetto di welfare di comunità e culturali e formazione per addetti ai lavori. La cooperativa lavora nella prospettiva di un percorso curriculare in grado di accogliere una visione olistica dello sviluppo del bambino, fondamentale per il suo benessere fisico, emozionale, mentale, spirituale ed in rapporto con sè stesso, gli altri e il suo ambiente. La necessità dei servizi e delle famiglie è sempre coniugata all’interno dei servizi con i bisogni mutevoli familiari e personali dei collaboratori: equilibrio fra lavoro, famiglia e aspirazioni individuali, ingaggio, responsabilità diffusa e formazione continua sono i principi guida nella gestione delle risorse umane. I saperi e le conoscenze sono considerati gli assetti intangibili della cooperativa e in questa direzione sostenuti da un ambito di ricerca e innovazioni continui. Come parte di un ecosistema ampio, la cooperativa lavora in stretta connessione con le amministrazioni comunali e provinciali del territorio, con altri soggetti del terzo settore ed imprenditorialli, con università, enti di ricerca e realtà interessate a sviluppare una cultura dell’infanzia centrata sui diritti dei bambini

“La crescita della cooperativa – spiega il direttore Mattia Garibaldi – riguarda sostanzialmente tutti i servizi, a cominciare dai nidi d’infanzia rispetto ai quali abbiamo aumentato sia il numero di servizi (21 su tutto il territorio provinciale) e di bambini (660). In questi servizi operano 263 persone tra educatrici e pedagogiste, cuochi e personale ausiliario. Oltre alla quantità siamo contenti della qualità raggiunta testimoniata dai buoni giudizi raccolti dall’indagine sui genitori: oltre ai dati positivi su spazi, pulizia, cibo, il grado di soddisfazione è molto alto (in media più del 95%) sugli apprendimenti dei bambini, sulla promozione della loro autonomia e delle capacità relazionali, e sulla competenza e professionalità del personale educativo. Il 2018 è stato positivo anche per le Attività Estive che hanno incrementato del 18% le famiglie che se ne avvalgono, superando 1100 bambini iscritti, anche qui con un alto grado di soddisfazione raccolto con i questionari sia da parte dei genitori che del personale. Sono cresciuti anche i Servizi Del Tempo Libero, ovvero i Centri aperti gestiti dalla cooperativa a Cles e a Predaia, il Dopo scuola di Cognola, e L’Atelier in particolare ad Arte Sella, dove ha accolto nei laboratori 5200 bambini (+ 16,4% rispetto all’anno precedente). Arte Sella che è stata, come altri luoghi e comunità del Trentino, duramente colpita dall’alluvione dell’autunno dello scorso anno; per questo la cooperativa come altri attori e cittadini trentini, ha deciso di collaborare alla ricostruzione: affinché il museo d’arte natura possa tornare ad accogliere bambini e genitori ha regalato alle famiglie 1.800 ingressi. In Val di Sole invece, dove le famiglie hanno visto i luoghi della loro vita quotidiana mutare radicalmente e provato la paura dell’impotenza di fronte alla forza devastatrice dell’alluvione, la cooperativa ha portato Arianna Papini, illustratrice di fama internazionale e arte terapeuta con grande esperienza nell’accompagnare bambini, mamme e papà ad affrontare i traumi causati da disastri naturali, lutti e perdite dei propri punti di riferimento.

La crescita dei servizi ha consentito di aumentare anche le opportunità occupazionali create sul territorio portando il numero delle persone occupate in cooperativa a 287, quasi il 98% delle quali sono donne con una media di età che si attesta sui 36 anni (31 se si considera solo il personale educativo). Nel 2018 le spese sostenute per stipendi, oneri sociali, trattamento di fine rapporto e le altre voci che compongono la retribuzione hanno rappresentato l’82% dei costi complessivi. “Il personale – afferma il direttore Garibaldi – , è determinante per la qualità dei servizi alla persona, tanto più quanto si tratta di bambini molto piccoli e delle loro famiglie.  Per questo la cooperativa investe, oltreché in welfare aziendale e in tutte le condizioni che creano benessere nei contesti professionali, anche in formazione con percorsi differenziati sia rispetto ai servizi, cha ai ruoli, sia di gruppo che individuali, in modo da coniugare le strategie delle organizzazioni con i desideri e le aspettative dei singoli”. Nel 2018 l’investimento è stato pari all’1,7% del fatturato per quasi 6600 ore erogate (costo per i docenti di 21 mila euro cui si somma quello del tempo lavoro per 96 mila euro).

L’assemblea dei soci ha rinnovato anche le cariche sociali confermando la fiducia alla squadra che ha governato la cooperativa negli ultimi tre anni, ovvero la presidente Francesca Gennai, e i consiglieri: Mattia Garibaldi, Sandra Cappello, Silvana Buono e Silvia De Vogli. La presidente ha indicato quali saranno le direttrici per lo sviluppo del prossimo triennio che oltre alla crescita dei servizi all’infanzia, comprendono lo sviluppo di un vero e proprio settore formazione con L’Academy  avviata nelle scorse settimane il cui primo evento di due giorni dedicato al design dei luoghi educativi ha registrato il tutto esaurito con partecipanti provenienti da molte regioni italiane. Gennai ha inoltre sottolineato la crescente concorrenza di organizzazioni del Terzo Settore di grandi dimensioni anche provenienti da fuori regione, che richiede di costruire un dialogo con la politica e le istituzioni locali affinché insieme si possa continuare a garantire alla comunità trentina servizi all’infanzia e alle famiglie di qualità, ricordando che questi servizi sono i primi luoghi di welfare di un territorio”.