Supplenti emiliani: serve l’interpretazione autentica
La prospettiva di una vantaggiosa retribuzione alla pari per i supplenti emiliano-romagnoli in astensione per maternità o paternità per il momento è rinviata.
In TuttoscuolaNEWS n. 20 avevamo riferito di una nota del direttore generale scolastico dell’Emilia Romagna con la quale si comunicava che il personale di ruolo e non di ruolo aveva diritto allo stesso trattamento economico (100 per cento) in caso di maternità.
Aggiungevamo che a questo punto forse era opportuno che il ministero facesse propria quella interpretazione per uniformare il favorevole trattamento in tutte le regioni italiane.
Il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale emiliano-romagnolo, Emanuele Barbieri, ci ha informato con la lettera allegata (vedi Supplenti in Emilia Romagna più tutelati) di aver sospeso la validità della sua nota, avendo riscontrato – “nonostante l’apparente chiarezza dell’art. 11 del CCNL Integrativo 2° biennio economico 2000/2001” (vedi Congedi parentali) – un problema di interpretazione univoca, che sarà sua cura sollecitare a livello nazionale. C’è da augurarsi che il suo intervento produca al più presto il chiarimento necessario. Nell’attesa, non possiamo che dichiararci spiacenti con i supplenti emiliano-romagnoli.
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