Superiori: riforma in arrivo, con qualche incognita

E’ iniziato il conto alla rovescia per l’avvio della riforma dell’istruzione secondaria superiore. Entro questa settimana si dovrebbe concludere l’iter parlamentare con l’approvazione, da parte delle Commissioni Cultura della Camera e del Senato, del previsto parere sugli schemi di regolamento predisposti dal Governo. Poi, nel primo consiglio dei ministri utile sarà varato il testo definitivo.

L’ultimo ostacolo, l’acquisizione da parte delle Commissioni del parere del Consiglio di Stato, è stato superato nei giorni scorsi con l’invio da parte di quest’ultimo di tre documenti, contenenti tre distinti pareri.

Sia i pareri del Consiglio di Stato, sia quelli delle Commissioni, non sono vincolanti per il Governo, che tuttavia avrebbe interesse a recepirne in buona sostanza le indicazioni: per evitare possibili conflitti e contenziosi di tipo giuridico-istituzionale nel primo caso, per dare soddisfazione a richieste di riassestamento di qualche aspetto della riforma avanzate da parlamentari nel secondo caso.

Da notare che alcune di queste richieste sono state condivise anche da esponenti dell’opposizione, e se accolte potrebbero ridurre almeno in parte le forti resistenze al cambiamento provenienti dagli insegnanti e le incertezze che la lunga attesa e le non sempre chiare notizie hanno suscitato tra i genitori. Ma che cosa deciderà di fare il Governo lo si saprà solo all’ultimo momento, quando il Consiglio dei ministri varerà la versione finale dei regolamenti. Si sa invece che cosa certamente non farà: rinviare la riforma.