Summer school: il convegno sull’apertura estiva delle scuole

Il ministero dell’istruzione ha avviato la sperimentazione dell’apertura estiva delle scuole, prevedendone l’attivazione, come prima fase, in quattro grandi città: Milano, Roma, Napoli e Palermo.

L’iniziativa del ministro Giannini ha trovato un diffuso consenso ed è seguita con molta attenzione dalle Amministrazioni locali e anche da forze politiche dell’opposizione tra cui Forza Italia che già all’inizio della legislatura si era fatta promotrice di proposte analoghe.

L’on. Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, ha promosso un convegno presso la Camera dei Deputati per valorizzare e sostenere l’iniziativa.

Al “Summer school” sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale per gli ordinamenti scolastici del Miur, Carmela Palumbo, che ha illustrato obiettivi e modalità della sperimentazione, il Responsabile Dipartimento Istruzione, Politiche educative dell’ANCI, Sabrina Gastaldi, Giorgio Rembado, Presidente Associazione Nazionale Presidi (ANP), e alcuni rappresentanti di testate giornalistiche, tra cui Sergio Govi per Tuttoscuola.

Govi, nell’esprimere apprezzamento per l’iniziativa sperimentale del Miur, ha sottolineato come l’apertura estiva delle scuole si colloca nella più ampia esigenza di una loro apertura per l’intero anno scolastico, secondo una logica di ottimizzazione delle strutture e di piena valorizzazione del patrimonio materiale, strumentale e professionale delle scuole italiane, come indicato nel dossier del 2013 ‘Sei idee per rilanciare la scuola e contribuire alla crescita del Paese’ (http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=31495). Ha altresì auspicato che le numerose esperienze positive di attività estive promosse da Enti locali e parrocchie possano trovare raccordi in rete con la sperimentazione ministeriale.

Al termine del convegno la Centemero ha dichiarato che “L’apertura delle scuole in estate, che per primi abbiamo proposto già all’inizio di questa legislatura, è un’iniziativa importante, che ci auguriamo possa estendersi presto all’intero territorio nazionale. Le scuole possono e devono diventare uno spazio aperto e un luogo di crescita delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, con la partecipazione dei genitori e del territorio“.

Nel periodo di sospensione delle lezioni, è importante che i ragazzi si misurino con un diverso e innovativo impegno formativo, che li coinvolga anche in forme di democrazia partecipata. Un ruolo cruciale lo hanno i Comuni e le parrocchie, che da anni operano per realizzare i centri estivi. La scuola deve essere un supporto per i soggetti più deboli nelle realtà disagiate nelle ‘periferie’, ma anche lo spazio per coltivare i talenti delle studentesse e degli studenti. A tal fine sono cruciali l’efficienza e l’efficacia nella gestione delle risorse, il raccordo costante con gli enti locali e una valutazione finale del progetto per valorizzare le buone pratiche”.