Sulle sanzioni disciplinari scontro ANP-Gilda

E´ prevista per lunedì 8 novembre la pubblicazione della circolare sulle sanzioni disciplinari dei docenti e del personale Ata. La circolare reintrodurrà attraverso un intervento interpretativo l’istituto della sospensione cautelare, affidata al dirigente scolastico o al direttore dell’USR per i casi più gravi.

Su questo punto i sindacati esprimono posizioni antitetiche: assolutamente contraria la FGU (Federazione Gilda degli insegnanti e Unams), secondo la quale “la reintroduzione di questo istituto collide apertamente con lo spirito del decreto 150/2009, che ne ha disposto la cancellazione” e determina “rischi di responsabilità penali (per esempio l’abuso d’ufficio, ndr) che potrebbero insorgere a carico dei dirigenti scolastici, qualora dovessero infliggere sanzioni ingiuste”.

Del tutto diversa la valutazione dell’Anp, che tra gli “aspetti apprezzabili dei contenuti che saranno proposti dalla circolare” mette al primo posto proprio “l’estensione dei poteri disciplinari del dirigente capo di istituto che arrivano, per le infrazioni di minore gravità e per tutto il personale (docenti e ATA), alla comminazione della sanzione della sospensione dal servizio e dalla retribuzione fino a 10 giorni”, e giudica positivamente “l’estensione delle nuove norme ai docenti a tempo determinato”.

Lo scontro di opinioni in materia disciplinare è quasi inevitabile, rappresentando la Gilda essenzialmente gli insegnanti e l’ANP essenzialmente i dirigenti scolastici. L’unico punto sul quale c’è una convergenza generale dei sindacati è quello che riguarda la salvaguardia della libertà di insegnamento, che i dirigenti scolastici sono tenuti a rispettare in omaggio all´art. 33 della Costituzione. Un principio, peraltro, di non sempre univoca interpretazione.