“Sul rischio pandemia intollerabili parole in libertà“. Con questo titolo un editoriale dell’Avvenire, organo dei vescovi italiani, liquida oggi la “discutibilissima” strategia del vice ministro al Welfare Ferruccio Fazio sull’influenza “A”.
La breve dichiarazione di Fazio – “Non è escluso un rinvio della riapertura delle scuole” – ha creato allarme nelle famiglie e anche nel governo, con molti ministri (Sacconi, Gelmini, Brunetta) impegnati a smentire e precisare. Tanto che dopo poche ore lo stesso Fazio ha rilasciato una nuova dichiarazione per chiarire che in merito all’eventuale slittamento della data di riapertura delle scuole non era stata presa alcuna decisione.
Sembra che lo stesso presidente del Consiglio si sia preoccupato della vicenda, e che il ministro Gelmini abbia vivacemente protestato con il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Intanto, però, nel sito del MIUR, rubrica “novità” del mese di luglio, continua ad apparire il comunicato dello scorso mese di maggio con il quale si comunicava la chiusura delle scuole per sette giorni in presenza anche di un solo caso di alunno infettato.
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