Sul biennio unitario sinistra radicale all’attacco

Solleveremo la questione in sede politica, perché l’interpretazione del biennio unitario che dà l’on. Rusconi (responsabile scuola della Margherita, ndr) è per noi inaccettabile“. A dirlo, in una tavola rotonda organizzata a Roma dalla Flc-Cgil nella giornata dell’8 febbraio, sono stati i rappresentanti della cosiddetta sinistra radicale (Comunisti italiani, Verdi e Rifondazione comunista), intervenuti al convegno promosso dal sindacato, significativamente intitolato “Tutti a scuola almeno fino a 16 anni“.

Oggetto della controversia, ancora una volta, è la questione delle modalità di assolvimento dell’obbligo di istruzione, prolungato a 16 anni dalla Finanziaria 2007 dopo mesi di confronto interno alla maggioranza di governo. Secondo Rusconi, intervenuto alla tavola rotonda, la formulazione contenuta nella Finanziaria contempla una articolazione dell’offerta formativa che abilita anche soggetti diversi dalla scuola (ma selezionati dal MPI sulla base di criteri qualitativi) a gestire progetti e percorsi utili all’assolvimento dell’obbligo, che non è “scolastico“, ma di istruzione. Un’interpretazione, a suo avviso avallata dal ministro Fioroni e dal viceministro Bastico, contestata dai rappresentanti della sinistra radicale, e anche dalla Flc-Cgil.

Intanto, nelle stessa giornata dell’8 febbraio, si è riunita presso il Ministero la commissione, coordinata da Giorgio Allulli, incaricata di redigere a tambur battente apposite “linee guida” che le scuole (e anche gli enti accreditati dal MPI) utilizzeranno già dal prossimo anno scolastico al fine di realizzare gli obiettivi del nuovo obbligo di istruzione indicati nella Finanziaria.