Studenti di nuovo in piazza

Gli studenti delle scuole medie e superiori hanno sfilato oggi a Roma in un corteo da piazzale dei Partigiani fino al ministero della Pubblica istruzione, a viale Trastevere, per protestare contro “i tagli di Gelmini e Tremonti” che “hanno ridotto la scuola in mutande“. Molti di loro hanno marciato mettendosi le mutande in testa

Anche con l’ultima finanziaria – così la Rete degli studenti medi – l’opera distruttiva del Governo non viene meno, tagliando ancora su sostegno agli studenti disabili e migranti, edilizia scolastica e qualità dell’offerta formativa. Vogliamo costruire un nuovo modello di scuola e per questo abbiamo promosso le manifestazioni di oggi a Roma, Bologna e Palermo che sono solo una tappa all’interno del percorso che ci porterà il 30 ottobre a Napoli insieme ai precari, e a chi nella scuola ci lavorava ma ora ha perso il posto“.

Ad ‘aspettarli’ davanti alla sede del ministero, le forze dell’ordine, in presidio di fronte all’ingresso di viale Trastevere, che si sono schierate per impedire che i manifestanti invadessero le rotaie della linea 8, come era accaduto in una delle ultime manifestazioni provocando grandi problemi al traffico.

E così mentre a Roma gli studenti si sono riuniti in assemblea di fronte al ministero dopo aver annunciato “l’occupazione di viale Trastevere“, in tutta Italia si stanno aprendo “i ‘Cantieri dei saperi’, assemblee in cui gli studenti-operai insieme con docenti e genitori ripenseranno la scuola pubblica“. Fino ad arrivare al 17 novembre, specifica la Rete, “giornata mondiale di mobilitazione studentesca per il diritto allo studio in cui scenderemo in piazza in tutte le città italiane a partire da Torino, Venezia, Bologna, Roma, Palermo per manifestare la nostra volontà di costruire un futuro diverso dal precariato e dalla disoccupazione che Gelmini e Tremonti ci stanno lasciando“.