Studenti da Giannini, ci ha ripetuto le posizioni del Governo

Diritto allo studio, organi collegiali e rappresentanza, valutazione e autovalutazione, competenze di cittadinanza, statuto degli studenti in stage. Sono i cinque punti del documento che il ‘Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative’ (cui aderiscono sette sigle) ha presentato al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in occasione dell’incontro organizzato nell’ambito delle consultazioni previste dal progetto ‘La buona scuola’.

Un incontro dal quale gli studenti sono usciti nel complesso poco soddisfatti (le posizioni delle sette sigle non sono unitarie), perchè il ministro si sarebbe “limitato a ribadire le posizioni del Governo“.

Nel nostro intervento – spiega per esempio Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete studenti medi – abbiamo posto forte il tema dello svolgimento della consultazione e del dibattito sulla scuola che ancora stenta a decollare, come ci saremmo aspettati dalle premesse iniziali di questo Piano scuola. Un dibattito che inoltre vede il canale online come privilegiato e che in occasione di incontri come quello odierno lascia a ciascuna rappresentanza studentesca ben poco tempo per esporre la propria posizione“.

Il coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari, Gianluca Scuccimarra, sottolinea a sua volta  come “nei confronti della questione dei tagli alle regioni, il ministro Giannini eluda  l’evidenza, cioè che con questi tagli le regioni avranno sempre maggiori difficoltà a garantire non solo la copertura del diritto allo studio delle scuole superiori, ma anche delle borse di studio universitarie”.

Nel documento presentato al ministro il Forum aveva posto al primo posto proprio il tema del diritto allo studio, dalla possibilità di assicurare una scuola di qualità a tutti gli studenti. “Oggi” – si legge nel documento – “il diritto allo studio è materia di competenza regionale: pertanto, in assenza di una legge quadro nazionale, assistiamo a gravi sproporzioni tra le Regioni. Per questo, nella nostra proposta di legge quadro stabiliamo alcuni servizi essenziali, distinti tra ‘servizi sussidiari’ e ‘servizi alla persona’, che una legge quadro nazionale dovrebbe stabilire, ovviamente previa discussione nella Conferenza Stato-Regioni“.

Quanto alla valutazione, altro tema importante affrontato nel documento del Forum, gli studenti chiedono forme di valutazione “diacronica e partecipata“. “La valutazione” – si legge – “a nostro parere non può fare riferimento a delle fotografie istantanee (ad esempio, il test Invalsi sotto forma di prova singola in un dato momento dell’anno). Siamo a favore di processi valutativi che coinvolgano anche la voce degli studenti e delle loro famiglie. Precondizione necessaria – per tutto ciò – è una rivisitazione del Sistema di Valutazione Nazionale, così che Invalsi e Indire siano resi indipendenti dal Miur”. Il Snv dovrebbe disporre di risorse adeguate per sviluppare “processi valutativi di lungo periodo e finalizzati a un vero miglioramento delle potenzialità educative di sistema“.