Strano record di Napoli: è la provincia con gli alunni più giovani

Ben prima che l’ex-ministro Moratti inventasse gli anticipi di iscrizione alla prima classe della scuola elementare, Napoli, come molte province meridionali (e non solo), aveva fatto ricorso ai percorsi scolastici abbreviati.
Prima degli anticipi si usavano le primine, quelle classi di scuola materna che preparavano all’esame di idoneità per il passaggio anticipato direttamente alla seconda classe elementare. L’anticipo come connotazione culturale, come valore sociale.

Lungo tutto il percorso scolastico fino all’ultimo anno degli istituti superiori Napoli ha quindi una forte presenza di alunni in anticipo di età.
In mancanza di dati generalizzati di anagrafe che consentirebbero di conoscere le situazioni dell’intera popolazione per ogni anno di corso, ci si deve accontentare di rilevare, consultando il sito del ministero della Pubblica Istruzione, quanti studenti al primo anno di corso di un dato settore si presentano in anticipo di età.

Negli istituti superiori (statali e non) a Napoli, prima provincia in assoluto, il 12,6%% degli studenti è in anticipo di almeno un anno, mentre la media italiana è del 3,7%. Seguono, nell’ordine, Caserta, Reggio Calabria, Catania, Messina, Palermo, Vibo Valentia e Salerno.
Nelle scuole medie (statali e non) è ancora Napoli ad essere la prima provincia, con il 12% di alunni in anticipo di almeno un anno (la media nazionale è del 3,4%), seguita da Caserta, Messina, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Vibo Valentia e Salerno.

Nelle scuole elementari (statali e non) dove l’8,9% è in anticipo, la provincia di Napoli, con il 17,4%, è terza, preceduta per un’incollatura, da Caserta e da Catania. Seguono Messina, Reggio Calabria, Palermo e Benevento. Ma qui le carte, tra anticipi morattiani e primine, sono un po’ rimescolate: l’anagrafe potrebbe dimostrare che nuovamente Napoli, per tutti gli alunni della primaria, ha anche qui il primato degli alunni più giovani.