Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Stranieri: al Nord 20% di nascite meno del previsto

L’Istat cinque anni fa aveva previsto che, a fronte di un calo delle nascite nel nostro Paese, vi sarebbe stato comunque un incremento del numero di nati da famiglie straniere, compensando ampiamente il decremento delle nascite italiane.

Alla prova dei fatti la previsione è stata complessivamente centrata come tendenza (decremento generale delle nascite), ma non come andamento delle nascite straniere che sono risultate notevolmente inferiori al numero previsto.

Negli ultimi quattro anni (dal 2011 al 2014) il numero di nati stranieri è risultato infatti inferiore alla previsione per quasi 58 mila unità (-16,8%), pari a circa 15 mila nascite in meno all’anno.

In particolare il Nord Ovest e il Nord Est che avevano fatto da locomotiva per la presenza straniera hanno rallentato la corsa rispettivamente con il 20% e il 18,8% di nascite in meno di quanto l’Istat aveva previsto.

Di fatto, quindi, le nascite straniere hanno subito una frenata, attestandosi a valori stabilizzati, senza quella chiara tendenza all’incremento che per anni aveva caratterizzato la presenza di stranieri nella scuola italiana.

Una frenata che ha accentuato il calo complessivo delle nascite, in quanto si è ridotta la funzione compensativa dei nati stranieri rispetto al totale delle nascite.

Gli effetti di questa stabilizzazione delle nascite di bambini con cittadinanza non italiana di seconda generazione (nati in Italia da genitori stranieri) si combineranno con il drastico calo di minori stranieri immigrati da altri Paesi, già rilevato dal Miur l’anno scorso.

La temuta invasione silenziosa degli stranieri attraverso le nascite sembra, dunque, rinviata, anche se, nel frattempo, continua il calo di nati italiani (-77 mila dal 2008 al 2014).  

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