Stop forzato per il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza

Da ieri il Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha cessato la sua attività, ad appena sei mesi dalla sua nomina.

A rendere nota questa clamorosa decisione è stato lo stesso Garante, Vincenzo Spadafora, che è stato ascoltato dalla Commissione parlamentare per l’infanzia.

Come si ricorderà, meno di un mese fa Spadafora si era presentato ufficialmente alla Camera tracciando le linee della sua attività e rilevando le più urgenti criticità del settore.

“L’Authority si trova in una situazione di stop forzato – ha detto ieri davanti alla Commissione parlamentare – da oggi non può più operare. A distanza di tempo dalla nomina non abbiamo ancora gli strumenti previsti dalla legge per poter svolgere le nostre funzioni”.

“Abbiamo già incontrato decine di associazioni e raccolto le segnalazioni di molti cittadini – ha continuato Spadafora – ma sono passati sei mesi e non è più possibile per noi affidarci esclusivamente alla nostra motivazione. Questa situazione non è più sostenibile”.

“La nostra – ha concluso il Garante – è un’Authority che non può dotarsi di un regolamento, e questo comporta la mancanza di garanzie per un’indipendenza ed un’autonomia organizzativa che le altre Authority hanno”.

L’On. Alessandra Mussolini che presiedeva la Commissione si è detta decisa a formare una delegazione che porti il prima possibile all’attenzione del Presidente della Camera e del Presidente del Senato, la richiesta di sbloccare questa difficile situazione.