Stop and go sulle gite scolastiche all’estero

Il ministro Moratti questa volta non c’entrava proprio. Qualche giornale, tra quelli più diffusi, le aveva attribuito una circolare con la quale si consigliava alle scuole, in sostanza, di sospendere le gite scolastiche all’estero, comprese quelle già programmate, in considerazione dei pericoli derivanti dal conflitto in corso. In realtà la circolare era stata preparata e diffusa da un direttore generale, che non ne aveva informato il ministro.
Immediata la reazione degli operatori turistici, che hanno fatto presente che il ministero degli esteri considera a rischio soltanto pochi Paesi del Medio Oriente, indicati nell’apposito sito www.viaggiaresicuri.mae.aci.it, indirizzo subito ripreso e segnalato dal MIUR in una imbarazzata nota aggiuntiva alla circolare emanata poche ore prima.
Anche il presidente dell’ANP, Giorgio Rembado, ha preso le distanze dalle indicazioni ministeriali, attribuendo alla vicenda il significato di un ritorno di fiamma del tradizionale centralismo burocratico, diffidente nei confronti dell’autonomia della scuole.
A questo punto, par di capire, il cerino viene lasciato nelle mani dei dirigenti scolastici e dei consigli d’istituto, in quali, in caso di rinuncia a viaggi già programmati, dovranno far fronte al pagamento di salate penali: gli sconsolati operatori turistici, già colpiti dal forte calo delle prenotazioni, certamente faranno di tutto per riscuoterle.