Stop al tutor. Ma è proprio vero?

Sul tutor il Ministro stesso con una recente lettera all’Aran ha finalmente convenuto che si tratta di materia negoziale, indisponibile ad interventi unilaterali. Pertanto, fino a che non sarà conclusa la trattativa nazionale, la materia non è disponibile per decisioni attuative o per iniziative di formazione“. Parola di Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil-scuola.

La tesi del tutor sospeso viene espressa anche dall’Esecutivo dei dirigenti della Cgil-scuola, proprio all’indomani dell’ordinanza del Tar del Lazio che non ha concesso la sospensiva delle norme ministeriali per la riforma che, tra l’altro, riguardano proprio la funzione tutoriale.

La tesi di non attivazione del tutor da settembre da diverse settimane gira nel mondo della scuola, al punto che molti insegnanti se ne sono andati in vacanza rassicurati del fatto che ogni disposizione sul tutor è stata sospesa.

Sospesa? Ma da chi? Secondo l’interpretazione sindacale sarebbe stato proprio lo stesso ministro Moratti in un incontro del 6 maggio scorso a far intendere che, senza contratto sul tutor, non si poteva procedere in merito in alcun modo (che significava: niente criteri per la scelta, nessuna modalità di riorganizzazione, nessuna ripartizione di competenze). A questa affermazione interpretata non ha fatto seguito alcuna nota di conferma del Miur.

La Cgil-scuola ritiene di aver invece trovato conferma a tale tesi nella stessa lettera che il ministro ha inviato all’Aran per l’avvio del negoziato.

Cosa si dice nella lettera del ministro? Ci si sofferma analiticamente sui diversi aspetti della funzione tutoriale e non se ne subordina in maniera esplicita l’attuazione agli esiti del contratto sulle modalità applicative, come invece ritiene ad esempio lo Snals (www.snals.it), che invita il ministro a non dare attuazione alla funzione nel caso manchi l’accordo contrattuale per il prossimo anno scolastico.

A questo punto, per dirimere una questione che rischia di diventare ancora una volta esplosiva, occorre un chiarimento ministeriale definitivo. Miur, se ci sei, batti un colpo!