Stipendi, Istruzione In coda

Non stupisce più di tanto quanto è stato rilevato nei giorni scorsi a proposito degli stipendi dei dipendenti pubblici, divisi peraltro per comparto. E l’istruzione al solito ne esce malconcia. Da questa comparazione infatti risulta che i dipendenti del ministero della Sanità conquistano il primo posto tra i travet. Ogni dipendente del ministero della Salute – tra cui non vanno inseriti i medici del servizio sanitario pagati dalle Regioni – costa allo Stato, per il “lavoro ordinario” circa 49.726 euro l’anno, circa 10.000 euro in più dei 38.316 euro della media di tutti i ministeriali.

I maestri, gli insegnanti e i professori pagati dal ministero dell’ Istruzione – pur rappresentando il gruppo più numeroso di tutti gli Statali – si piazzano invece solo al tredicesimo posto. Si tratta perlato solo del penultimo gradino della graduatoria degli stipendi con un lavoro ordinario, retribuito solo con 36.600 milioni e che supera i soli colleghi del ministero per i beni e le attività culturali retribuiti annualmente con 35.557 euro.

La fonte, assolutamente autorevole, è rappresentata dalla Ragioneria generale dello Stato. Molto ben piazzati i dipendenti dal ministero dell’ Ambiente, che ha beneficiato di un aumento del 10,3% rispetto all’anno precedente. Al secondo posto i “colleghi” della Giustizia (tra i quali giudici e pm) che hanno un costo retributivo medio di 48.390 euro l’ anno; in sesta posizione, poi, i dipendenti degli Affari Esteri, con 43.164 euro per il “lavoro ordinario”.

A influire sulla loro busta paga sono però le missioni all’estero e altri incentivi per cui i dipendenti della Farnesina, tra cui i diplomatici, balzano inevitabilmente al primo posto. I ministeriali costano nel complesso 72,6 miliardi di retribuzioni per lavoro ordinario, con un aumento del 5,03% rispetto all’anno precedente.