Stipendi degli insegnanti, formazione e mascherine a scuola: il punto del ministro Bianchi

Aumentare gli stipendi agli insegnanti, attenzione al tema della formazione del personale scolastico e mascherine (probabilmente) anche a settembre. Sono stati questi alcuni dei punti sottolineati dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in un’intervista a Sky Tg24 in occasione della fine dell’anno scolastico.

In particolare sugli stipendi ha dichiarato Bianchi: “Ho molto rispetto dei sindacati, il governo e il Parlamento devono intervenire, ma lasciando sempre uno spazio e un margine ai sindacati. Ma non c’è dubbio: dobbiamo porci tutti il tema di una riqualificazione anche delle retribuzioni dei nostri insegnanti, ma è un tema da affrontare in tutta la sua dimensione”.

“Abbiamo quasi 1,5 milioni di personale della scuola, quindi quando si interviene su questo ha un peso a livello nazionale molto alto. Ma non c’è dubbio – ha spiegato il Ministro – che oggi abbiamo non solo l’insegnante, ma un insegnante che svolge funzioni fondamentali per una scuola innovativa, che fa sperimentazioni, c’è un tema di orientamento, sicurezza, di rapporti con il territorio: tutte funzioni che a loro volta vanno riconosciute e valorizzate. Quindi non è solo un problema di salario minimo, ma di riconoscere funzioni importanti che gli insegnanti e il personale fanno per gestire un corpo articolato e di dimensioni notevoli come quello della scuola”.

In quest’ottica diventa sempre più importante investire dunque sulla formazione del personale scolastico: “Bisogna tenere a mente che la formazione di chi lavora a scuola non è solo quella iniziale, ma anche quella che va da persona a persona. Il mestiere dell’insegnante si impara perché c’è un insegnante più anziano che insegna ai più giovani ad avere un rapporto con i ragazzi”, ha detto Bianchi.

Non si poteva poi non parlare della polemica delle mascherine a scuola. Ricordiamo infatti che indossarle in classe è ancora obbligatorio, nonostante fuori dalla scuola questo stesso obbligo sia caduto quasi ovunque. Proprio in queste ore, inoltre, Tar si pronuncerà sull’obbligo delle mascherine il giorno degli esami di Stato.  “Quando a settembre abbiamo deciso di aprire le scuole in presenza abbiamo fatto un patto: garantire la sicurezza di tutti. La mascherina è il simbolo di questo patto di vicinanza. Si metta l’accento sul fatto che stiamo dando gli esami in maniera regolare, non che abbiamo la mascherina”, ha spiegato il Ministro. “Attendiamo la decisione del Tar e poi il governo, ma non bisogna enfatizzare questo. Enfatizziamo che stiamo andando verso gli esami di maturità e i ragazzi mi sembrano tranquilli e sereni. La risolveremo nel modo migliore, non sono queste le questioni”.

Bianchi ha voluto “ringraziare le ragazzi e i ragazzi, gli insegnanti, il personale della scuola”  per l’anno scolastico che si sta chiudendo in questi giorni in tutta Italia:  “Tutto sommato chiudiamo un anno difficile ma abbiamo fatto bene a tornare in presenza a scuola, abbiamo avuto difficoltà ma ho visto che c’è stato tanto entusiasmo. Chiudiamo con serenità un anno difficile che ci ha portato però tante soddisfazioni”.

Il prossimo anno scolastico vedrà ancora gli studenti italiani indossare le mascherine in classe? “Le mascherine sono simbolo dello sforzo collettivo che il Paese ha fatto. In due anni siamo riusciti a vaccinare quasi la totalità della popolazione. Andiamo avanti con attenzione per la vita di tutti, e nella vita di tutti c’è anche l’attenzione per la sicurezza degli altri. È questo il tema”, ha concluso Bianchi.