Special Olympics: quelle famiglie che ospitano gli atleti "special"

Penultima giornata di Giochi Nazionali Special Olympics nel territorio lodigiano.

L’ ambizioso obiettivo del Movimento Special Olympics è quello di cambiare l’atteggiamento nei confronti della disabilità intellettiva, dimostrando, attraverso lo sport, le straordinarie potenzialità che ogni Atleta possiede. La disabilità intellettiva non è un limite ma è una grandissima risorsa per la società intera. Una testimonianza raccolta sui campi gara, dando rilievo all’importanza e al valore dell’ospitalità e dell’accoglienza, ben rappresenta una piccola vittoria, il seme di una società che sta cambiando la percezione della diversità.

Significativa l’esperienza di un genitore. Gino è lodigiano, padre di 3 figli. In accordo con sua moglie ha deciso di ospitare 2 Atleti Special Olympics permettendogli, così, di partecipare ai Giochi Nazionali.

“Abbiamo sempre vissuto la disabilità come un’occasione per crescere e per educare i nostri figli alla convivenza tra persone disabili e non. Per noi avere come ospiti questi Atleti non è un evento eccezionale, ma appartiene alla nostra quotidianità. Quando l’evento finisce, il rapporto umano prosegue con telefonate ed email. I nostri figli, dapprima restii a cimentarsi in questa esperienza, si sono invece affezionati molto a questi ragazzi e hanno anche cercato di coinvolgere i loro compagni di scuola. Vorrei dare un consiglio a tutte le famiglie come noi: siate aperti e ben disposti a vivere in prima persona un’esperienza di ospitalità simile a questa, sarete ripagati ampiamente in termini affettivi e relazionali, oltre a godere di un arricchimento che vi migliorerà come persone. Voglio fare un grande in bocca al lupo ai “miei” ragazzi e …speriamo di rivederci l’anno prossimo”.