SNALS-CONFSAL: ‘Basta fare cassa sulla scuola’

Scrive Confsal- Snals “Secondo il DPEF 2008/2011, approvato dal Consiglio dei Ministri, il sistema scolastico italiano è più costoso di tutti gli altri sistemi europei, per ora di insegnamento e per studente, e questo a causa del ridotto numero di alunni nelle classi. Sempre secondo il DPEF nella scuola secondaria inferiore e nella scuola primaria una classe su sei ha meno di 15 studenti. Da qui la necessità di introdurre elementi innovativi nei criteri e nei metodi per la formazione delle classi per abbassare il costo dell’istruzione.

“L’obiettivo del Governo – ha dichiarato Marco Paolo Nigi, segretario generale dello SNALS-CONFSAL – di utilizzare il DPEF per intervenire nuovamente sul numero degli alunni nelle classi preoccupa moltissimo il sindacato”.

“Già in sede di Finanziaria per il 2007 lo SNALS-CONFSAL – ha proseguito Nigi – denunciò l’aumento del numero degli alunni per classe, e la conseguente riduzione degli organici del personale, con lo scopo di fare cassa”.

“Al contrario, – ha concluso Nigi – e anche per la presenza di forti processi immigratori, il sindacato ritiene necessario investire in risorse strutturali e professionali per accrescere la qualità dell’istruzione. Chiederemo con forza al Governo di ripensare a questo punto del DPEF nella convinzione che il sistema scuola non si valuta sui costi sostenuti ma sulla qualità che esprime e che promuove, unico vero guadagno per i giovani, per i cittadini e per la società”.