
Smartphone a scuola, Valditara: ‘Serve un divieto fino ai 14 anni. In Ue proporrò una raccomandazione’

Non si ferma il pressing del Ministro Valditara sul tema dell’uso degli smartphone in ambito scolastico. Intervenuto il 6 maggio a “Formato Famiglia”, programma in onda su Rai Radio 1, il titolare del MIM ha ribadito la sua linea: vietare l’utilizzo dei cellulari a scuola, almeno fino ai 14 anni, e rilanciare la proposta a livello europeo.
“Il 12 maggio – ha annunciato – formalizzerò la richiesta di una raccomandazione all’Unione Europea per vietare l’uso degli smartphone nelle scuole fino alla fine della secondaria di primo grado. Vogliamo tutelare la salute dei nostri giovani: numerose ricerche evidenziano gli effetti negativi dell’uso eccessivo degli schermi sullo sviluppo cognitivo”.
Secondo Valditara, non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di costruire una cultura d’uso consapevole e responsabile: “Nelle Indicazioni nazionali – ha ricordato – invitiamo le scuole a educare a un uso critico degli strumenti digitali, sensibilizzando anche sui rischi legati ai social e al web”.
Divieto già attivo fino alla terza media, ma le scuole restano autonome
La circolare ministeriale emanata lo scorso anno vieta già formalmente l’uso dei cellulari fino alla terza media, ma ogni scuola resta libera di decidere come organizzarsi. “Molti istituti si affidano agli armadietti per custodire i telefoni – ha commentato il ministro – una misura efficace, che responsabilizza gli studenti senza creare tensioni”.
Ma le scuole come stanno reagendo? Secondo un sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di oltre 2800 studenti, nelle medie 9 ragazzi su 10 riferiscono l’esistenza di regolamenti scritti sull’uso dei dispositivi personali. Alle superiori, dove il divieto non è formalmente in vigore, il 61% degli studenti dichiara di avere regole scolastiche più o meno strutturate sull’utilizzo dei cellulari.
Tra le soluzioni più diffuse:
– 62% può tenere il telefono in tasca, ma spento durante le lezioni;
– 16% è tenuto a consegnarlo all’ingresso;
– 10% può usarlo solo durante l’intervallo.
Compiti e diario: serve educare all’autonomia, non delegare tutto al digitale
Nel corso dell’intervista, Valditara è tornato anche sulla recente circolare ministeriale dedicata a compiti e verifiche. “I ragazzi devono imparare a organizzare il proprio tempo: per questo serve tornare all’uso del diario cartaceo. Il registro elettronico è utile per le famiglie, ma non può sostituirsi al ruolo attivo dello studente. Bisogna educarli all’autonomia, non a dipendere dai genitori”.
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