Sivadis: in marcia la valutazione dei dirigenti scolastici

Sui circa 2000 dirigenti scolastici individuati nel campione apprestato dall’Invalsi (un quarto dei dirigenti di ruolo), circa 1700 si sono resi finora disponibili ad essere sottoposti alla procedura sperimentale di valutazione messa a punto dal MIUR attraverso il progetto SIVADIS (Sistema di Valutazione dei Dirigenti Scolastici), con un’accelerazione nelle adesioni dopo l’iniziale rifiuto da parte di molti candidati. E considerata anche la disponibilità di diversi dirigenti non compresi nel campione a sostituire i rinunciatari, non è improbabile che si arrivi alla fine ad un numero di valutati vicino a quello preventivato, con qualche defezione in Piemonte, Lombardia e Lazio (partito in ritardo), e con il rischio, però, di vedere ridotta la rappresentatività del campione statistico.
D’altra parte la novità e la complessità della materia hanno consigliato al MIUR di procedere con molta cautela, offrendo a tutti i selezionati la possibilità di non aderire al SIVADIS, e sottolineando la natura marcatamente sperimentale della procedura attivata e il carattere paritario, e non gerarchico, del rapporto tra dirigente valutatore e dirigente valutato.
Ciò nonostante, i sindacati scuola Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno invitato i dirigenti scolastici selezionati nel campione dell’Invalsi a non sottoporsi alla valutazione. Lo hanno fatto con gradi diversi di convinzione (più decisa la Cgil, un po’ meno la Cisl, e meno ancora la Uil e lo Snals, che criticano il modello SIVADIS ma in pratica rimettono la decisione agli interessati, così come l’associazione Andis). L’Associazione Nazionale Presidi (ANP), invece, si è dichiarata favorevole in linea di principio alla valutazione, anche se critica su alcuni degli strumenti apprestati.
Ma il quadro complessivo delle adesioni, tutto sommato, consente di realizzare l’obiettivo di collaudare e mettere a punto il modello, e di dare avvio al progetto SIVADIS anche nelle situazioni locali di maggiore resistenza.