Sindrome di Asperger, ecco perché l’autismo non fa ridere. Parola di mamma

È stato un po’ come confondere l’Egitto con l’Iran quanto pronunciato da Beppe Grillo sulle persone con spettro autistico durante il discorso a Italia 5 Stelle che he generato non poche polemiche, lasciando senza parole l’opinione pubblica, ma soprattutto i genitori e i parenti di persone con autismo, nonché coloro che hanno la sindrome di Asperger.

“L’autismo non lo riconosci – dice Grillo –  per esempio è la sindrome di Asperger, c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un c… con quello che sta dicendo. Hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici…”.

“In primis sono rimasta molto delusa dalla banalizzazione di quello che è un disturbo del neurosviluppo – sottolinea a Tuttoscuola Claudia, mamma di Leo e Davide entrambi con autismo – Dire che ‘siamo tutti autistici’ alla stregua di ‘siamo tutti nevrotici’ vuol dire non sapere nulla di autismo e chi non sa dovrebbe evitare di fare dell’ironia sull’argomento. Non ritengo a priori l’ironia sull’autismo irrispettosa e condannabile, ma fatta così e in un tale contesto era una cosa quanto meno evitabile. Quel ‘siamo tutti autistici’ per me è stato uno schiaffo a tutte le persone con autismo e a tutti quelli che vivono il problema sulla loro pelle ogni giorno”.

C’è chi sui social avrebbe giustificato le dichiarazioni di Grillo sostenendo la tesi che a un comico sarebbe concesso anche questo. Perché però scandalizzarsi di una preside che, confondendo l’Africa con l’Iran, avrebbe commentato il suo errore con un “E vabbè stai a sottilizza’ ’”? Forse perché le parole contano e possono essere spranghe quando colpiscono temi che stanno a cuore.

“Sono rimasta altresì delusa dal fatto che sia necessario – prosegue Claudia – attribuire un disturbo ad un avversario politico per poterlo attaccare. Sarebbe questo un professionista della parola? Inutile nascondersi dietro un dito, oltre ad essere un comico Grillo rappresenta il Movimento 5 Stelle e la maggioranza al governo dovrebbe prendere le distanze da queste affermazioni o dobbiamo dedurre che al Movimento non interessi nulla della questione o chi è con autismo è della minoranza, che sembrerebbe essere il sillogismo finale del discorso di Grillo? Dove sono i genitori dei bambini con autismo che fanno parte del Movimento?”

C’è anche chi sostiene che le parole del leader del Movimento 5 Stelle siano state strumentalizzate e fraintese. “Non è cosi – dichiara Mariella, specializzata nel terzo settore e sorella di Francesco, anche lui con spettro autistico – Usa la sindrome di Asperger per offendere, senza delicatezza, senza rispetto. Io ho visto il video per intero: usa alcune caratteristiche, tra l’altro banalmente distorte, dell’autismo e della sindrome di Asperger per offendere gli avversari senza delicatezza e senso del buon gusto”.

“Ma dai, io stavo scherzando” dice, solitamente, lo studente che (involontariamente) ha offeso l’altro. Tra i banchi di scuola, la crisi esistenziale, a volte, parte così, ma questa è un’altra storia. 

“Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire” – Alda Merini.