Sindacati divisi/2. Il referendum della Cgil boccia il contratto

Forse si riferiva alla scuola, Epifani, con quel suo cenno alla firma di un contratto (quello sul biennio “economico” 2008-2009) sottoscritto dai sindacati di categoria della Cisl, Uil, Confsal-Snals e Gilda degli insegnanti contro la “maggioranza dei lavoratori”. 

L’esito del referendum indetto unilateralmente dalla Flc-Cgil, che quel contratto non lo aveva firmato, tra i lavoratori della pubblica istruzione in migliaia di scuole sparse in tutta Italia non lascerebbe dubbi: tra l’80 e il 90% di coloro che hanno finora votato (il referendum si conclude il 16 febbraio) hanno detto no. Ma non se ne conosce esattamente né il numero né la distribuzione territoriale.

Analogo l’esito del sondaggio on-line promosso sul suo sito internet dalla stessa Flc-Cgil: l’82,6% ha detto no, il 15,4% sì, e il 2% “non so”. Ma in questo caso il numero dei votanti è stato reso noto: 11.485 fino al 14 febbraio (lettura delle ore 16.15). Considerando che l’urna telematica è stata aperta il 22 gennaio, i voti pervenuti sembrano per la verità pochi per essere considerati significativi, anche se l’esperimento di “democrazia deliberativa” compiuto in questa occasione dal sindacato scuola della Cgil è comunque innovativo, e a certe condizioni potrebbe avere sviluppi interessanti.