Sicurezza: metterci la faccia

A Rivoli nel torinese gli studenti hanno ricordato Vito Scafidi, lo studente quindicenne morto per il crollo del soffitto al liceo Darwin, sfilando in corteo per ricordare il compagno e per lanciare un monito sulla sicurezza nelle scuole.

In prima fila nel corteo in mezzo ai ragazzi ha sfilato il sottosegretario all’istruzione, Marco Rossi Doria. Una presenza, la sua, significativa. Non è da tutti, infatti, “metterci la faccia”, quando la società civile chiede conto ai rappresentanti delle istituzioni delle responsabilità e degli impegni per servizi efficienti e sicuri.

Rossi Doria ha poi rilasciato un’intervista a “La Stampa” in cui ha fatto il punto sulla situazione dell’edilizia scolastica e sulla sicurezza, non prima di avere rilevato come alla manifestazione fossero presenti pressoché tutti i rappresentanti delle istituzioni, a conferma di un comune modo di sentire la rilevanza della questione “edilizia scolastica”.

Ha parlato di sicurezza e di responsabilità, affermando innanzitutto che “La responsabilità della sicurezza nelle scuole dev’essere divisa in modo equilibrato. I docenti, che non sempre hanno competenze specifiche, non possono essere caricati di responsabilità: devono essere affidate a vari livelli, enti locali compresi“.

Sui finanziamenti per l’edilizia scolastica il sottosegretario ha ricordato che il ‘decreto del Fare’ ha destinato 150 milioni già cantierizzati, e ne prevede altri 300, tramite Inail, per il triennio 2014-16. L’altro decreto, ‘Scuola’, dà la possibilità alle Regioni di accedere a mutui trentennali a tassi agevolati, con gli oneri di ammortamento a carico dello Stato. “Infine abbiamo messo a bando 10 milioni di euro per i piccoli interventi per ottenere, ad esempio, l’agibilità”.

Considerata l’attenzione sul tema, auspichiamo si possa riattivare l’importante anagrafe dell’edilizia scolastica – strumento di conoscenza per interventi mirati – che, dopo attese e ripetuti annunci, sembra essersi persa nei meandri delle buone intenzioni.