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Si alza il rapporto disabili/sostegno e la perequazione regionale resta lontana

Quando la legge finanziaria 2008 cercò di stabilizzare il settore del sostegno agli alunni disabili, fissò in due disabili per ogni docente di sostegno il rapporto tendenziale da conseguire e, nello stesso tempo, dispose la graduale perequazione di tale rapporto tra le diverse regioni.

Dalla recente pubblicazione ministeriale sulla sintesi dei dati dell’organico di fatto per il 2009-10 emergono due situazioni critiche proprio per questi due obiettivi.

Il rapporto medio nazionale, che l’anno scorso era stato di 1,95 alunni disabili per ogni docente di sostegno si è alzato a 2,03. Un incremento dovuto a due concomitanti cause: il sensibile aumento di alunni disabili (5.399 in più, pari ad oltre il 3% di incremento) e il contestuale lieve decremento del numero di docenti di sostegno (- 862 unità, pari ad un decremento dell’1%).

Quanto alla perequazione, cioè all’obiettivo di portare tutte le regioni intorno a questo rapporto di due alunni disabili per ogni docente di sostegno, la situazione che si ricava dai dati ministeriali evidenzia tuttora una notevole distanza da regione a regione. Ad eccezione dell’Abruzzo che, pur con una lieve flessione rispetto allo scorso anno, resta la regione con il più elevato rapporto (2,43) tutte le altre regioni meridionali si trovano sotto la media nazionale e quasi tutte collocate in fondo alla graduatoria nel rapporto più basso, con la Basilicata che resta ferma all’ultimo posto con il rapporto di 1,64.

Per realizzare quell’obiettivo di perequazione a invarianza di organico di sostegno (niente tagli), occorrerebbe far migrare posti dalle regioni che hanno un rapporto sotto la media nazionale del 2,03 verso quelle che stanno sopra questo rapporto medio.

Più facile da dire che da fare.  

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