Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Migliora il rapporto disabili/sostegno, ma perdura lo squilibrio tra regioni

Per il terzo anno consecutivo nelle scuole statali è maggiore l’incremento dei posti di sostegno di quello degli alunni disabili inseriti.

Nel 2013-14 a fronte di 209.814 alunni disabili inseriti nelle classi erano stati istituiti (tra diritto e fatto) 110.216 docenti di sostegno per un rapporto di 1,90 disabili per un sostegno.

Il tradizionale rapporto di uno a due – un docente per ogni due alunni con disabilità – era stato abbassato proprio grazie a quell’incremento sensibile dei posti di sostegno.

L’anno dopo, 2014-15, è andato ancora meglio, perché il rapporto è sceso a 1,85: infatti, a fronte di 217.203 disabili sono stati nominati 117.673 docenti di sostegno.

Quest’anno vi è stato un ulteriore maggiore incremento dei posti di sostegno rispetto al parallelo aumento del numero di alunni con disabilità: 128.927 docenti di sostegno a fronte di 223.567 alunni disabili inseriti per un rapporto di 1,73.

Si tratta ovviamente di un rapporto medio nazionale, ma sul territorio la situazione è notevolmente differenziata. Infatti vi sono regioni, come il Molise e la Sardegna, dove il rapporto è ancora più basso (1,33) e con la Calabria a 1,31, dove in proporzione è sensibilmente maggiore il numero dei posti di sostegno istituiti.

Per contro vi sono regioni, come, ad esempio, il Veneto (rapporto 2,12), la Liguria (2,10), l’Emilia-Romagna (2,07), Lombardia (2,04) dove il rapporto è notevolmente più alto a causa del minor numero di posti di sostegno assegnati.

E pensare che la legge richiede un rapporto uguale per tutte le regioni! 

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