Seminario Fism sul rapporto scuola-famiglia (Roma, 28-29/11)

Il dialogo scuola-famiglia costituisce per le scuole dell’infanzia aderenti al Federazione italiana scuole materne (Fism) un irrinunciabile punto di forza per avviare e realizzare un rapporto di continuità educativa sulla base di una effettiva condivisione di responsabilità. A questo tema è dedicato il Seminario annuale di formazione della Fism “La condivisione di comuni traguardi educativi tra famiglia e scuola dell’infanzia di ispirazione cristiana“ che si svolgerà a Roma, presso il Summit Roma Hotel (via della Stazione Aurelia, 99) sabato e domenica prossimi, 28 e 29 novembre 2009.

Condividere la responsabilità educativa – afferma il segretario della Fism Luigi Morgano che interverrà al seminario – significa riconoscere che l’educazione non può essere compito specifico della scuola o della famiglia, ma di entrambi i soggetti in gioco, onde evitare il rischio, o la tentazione, della delega da parte delle famiglia nei confronti della scuola

Il seminario, divenuto ormai un appuntamento consueto ed irrinunciabile, è rivolto a insegnanti e coordinatori dell’attività educativa e didattica delle scuole paritarie dell’infanzia di Fism, ma è aperto anche al personale docente delle scuole dell’infanzia statali e comunali.

In apertura dei lavori del seminario, che inizierà sabato mattina 28 novembre alle ore 9.30, porterà il suo saluto Don Maurizio Viviani, Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università della Cei. Seguiranno le relazioni di esperti , fra cui il prof. Vittorio Possenti che parlerà sul tema “Insegnanti e genitori: autorità o autorevolezza?” ed il prof. Giuseppe Mari sul tema “Il patto formativo tra scuola e famiglia: realtà o utopia?”. Seguiranno altri interventi ed il dibattito.

Un documento su “Il dialogo scuola-famiglia: i problemi e i conflitti, le cause, le proposte di collaborazione”, sarà predisposto da don Aldo Basso, assistente ecclesiastico della Fism. Infine saranno tenuti laboratori su temi attinenti il rapporto tra scuola e famiglia e comunità educante, il pluralismo culturale e religioso e l’integrazione di alunni con disagio o diversamente abili.