Sei idee/5. Decisiva la variabile insegnanti

La ricerca sociologica in campo educativo ha dimostrato che la variabile più importante tra quelle che influiscono sui risultati ottenuti dagli studenti (per livelli di apprendimento, senso critico, motivazione e rimotivazione ecc.) è costituita dalla qualità degli insegnanti che hanno incontrato nella loro carriera scolastica.

Per questo, come confermano anche molte delle reazioni suscitate dal nostro dossier, è sulla figura del docente – sulla sua formazione iniziale e continua, sulle modalità del reclutamento e della mobilità, sulle competenze oggi richieste, sull’arricchimento e sulla diversificazione della professionalità di base – che occorre riflettere per individuare con la massima urgenza soluzioni innovative.

Sulla formazione dei docenti, soprattutto di quella continua, che molti vorrebbero rendere obbligatoria, si concentra l’intervento che ci ha inviato Maurizio Tiriticco, uno degli ispettori ‘storici’ del Ministero della PI. “E’ inutile parlare di abilità e competenze, scrive nel suo commento al dossier, pubblicato nei giorni scorsi, “quindi di precisi comportamenti pluridisciplinari che i nostri studenti debbono acquisire, se i nostri docenti persistono nel proporre e perseguire contenuti e conoscenze spesso solo disciplinari”.

Accanto al tema dell’adeguamento delle competenze dei docenti il dibattito in corso registra un forte interesse per la questione del reclutamento e della mobilità degli insegnanti, che molti pongono in relazione con la prospettiva del riconoscimento alle scuole di un’autentica autonomia, che dovrebbe estendersi fino alla gestione dei concorsi da parte di reti di scuole e alla scelta dei docenti da parte delle stesse.