Secondo ciclo/4: l’importanza di essere coerenti

C’è qualcosa di incoerente in ciò che sta accadendo sul secondo ciclo.
La decisione faticosamente concordata tra Ministro dell’istruzione e Regioni il 15 settembre scorso è stata il rinvio al 2007/2008 dell’avvio del processo attuativo della riforma del secondo ciclo e il blocco della sperimentazione del nuovo ordinamento nelle scuole per rendere visibile all’utenza contestualmente i due percorsi. Infatti, nel 2006 poteva essere ben definito il percorso dei licei, ma non lo sarebbe stato altrettanto quello dell’istruzione e della formazione professionale regionale. Da qui la decisione condivisa che permettesse al 2007 l’avvio in contemporanea del sistema educativo di istruzione e di formazione dai 14 ai 19 anni, completo dell’architettura ordinamentale e curricolare dei licei e dei percorsi dell’istruzione e formazione professionale dai 14 ai 23 anni.
Un dovere minimo nei confronti della pari dignità tra i due percorsi, tanto sottolineata nella legge e dallo stesso ministro Moratti, e un dovere minimo di buon senso nei confronti dei ragazzi e delle famiglie, che, viceversa, sarebbero corsi in massa ad iscriversi solo ai licei, con grave danno per l’equilibrio del sistema istruzione e formazione.