Secondo ciclo/3: ecco il gioco dell’oca

Come nel gioco dell’oca, gli emendamenti imposti, a maggioranza, dalla Conferenza delle Regioni al testo del decreto Moratti per il secondo ciclo fanno tornare le questioni al loro punto di partenza.
Un anno e mezzo fa, infatti, il ministro Moratti lasciò cadere – ricordate? – la proposta della Commissione dei 260, coordinata dal prof. Bertagna, che prevedeva un unico sistema educativo, internamente articolato in un (sotto)sistema di otto licei che fossero davvero licei, con una forte autonomia delle istituzioni scolastiche, e in un (sotto)sistema dell’istruzione e formazione professionale con percorsi di durata variabile dai 3 ai 9 anni, la cui definizione sarebbe spettata alle regioni, in coerenza con il nuovo quadro istituzionale definito dal Titolo V della Costituzione.
La Moratti preferì ascoltare l’amministrazione, i sindacati e la Confindustria che imposero il tentativo di riassorbire di fatto nel sistema dei licei l’istruzione tecnica e professionale.
Diventava in questo modo evidente il carattere residuale e gerarchicamente inferiore dell’istruzione e formazione professionale regionale e acquistava carattere retorico l’appello alla pari dignità dei percorsi.
Ora si torna al “via”.