Secondaria/2. Le principali richieste di modifica

Le proposte di modifica comuni ai tre settori sono due:

– avvio della riforma dal primo anno e non dal secondo (manca nel parere sui professionali, ma riteniamo che si tratti di una mera dimenticanza);

– rafforzamento dell’obbligo di istruzione e dell’acquisizione di “saperi e competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti”.

Le principali proposte che riguardano i singoli settori sono le seguenti.

Per i LICEI:

– introduzione delle scienze al 1° biennio e rafforzamento di matematica e lingua straniera;

– ridefinizione dell’opzione tecnologica nel liceo scientifico come opzione scientifico-informatica;

– superamento, senza oneri, del limite di 40 sezioni di liceo musicale e 10 sezioni di liceo coreutico;

– più netta subarticolazione degli indirizzi del liceo artistico, tenendo conto della possibile confluenza di alcuni istituti d’arte negli istituti professionali per l’industria e l’artigianato;

– riorganizzazione delle sezioni liceali a indirizzo sportivo.

Per gli ISTITUTI TECNICI:

– potenziamento della compresenza degli insegnanti tecnico-pratici nei laboratori di chimica e fisica del primo biennio del settore tecnologico (“condizione” peraltro ridotta a “osservazione”);

– aggiunta dell’ulteriore articolazione “Viticoltura ed enologia” all’indirizzo “Agraria e agroindustria” (da ridenominare “Agraria, agroalimentare ed agroindustria”), e previsione di un ulteriore percorso biennale di istruzione e formazione tecnica superiore;

aggiunta dell’articolazione “Geotecnica” all’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”, prevedendo la confluenza in quest’ultimo degli istituti tecnici del settore minerario;

– inserimento di due articolazioni nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, denominate “Relazioni internazionali” e “Sistemi informativi gestionali”.

Per gli ISTITUTI PROFESSIONALI:

– sostituzione della dizione “diploma di tecnico”, con “diploma di istruzione professionale”, per evitare confusioni con l’analogo titolo rilasciato a conclusione dei percorsi regionali quadriennali;

– potenziamento della compresenza degli insegnanti tecnico-pratici nei laboratori di chimica e fisica del primo biennio del settore industria e artigianato (“condizione” poi ridotta a “osservazione”, come per i tecnici);

– possibilità per gli istituti professionali di rilasciare qualifiche sino alla completa attuazione da parte di tutte le Regioni degli adempimenti connessi alle loro competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale;

– possibile confluenza di alcune tipologie di istituti d’arte nel settore Industria e Artigianato degli istituti professionali, oltre che nei licei artistici;

– inserimento nell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” di due articolazioni specifiche per “Ottici” e “Odontotecnici”;

– diversificazione, all’interno dell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, dei diversi servizi concernenti i laboratori dei settori di Enogastronomia, Sala e vendita e Accoglienza turistica.