Se anche i docenti della primaria avranno un orario di lezione di 24 ore

Nel capitolo dell’ipotesi dell’orario portato a 24 ore per tutti i docenti italiani (dal 1° settembre 2013), secondo indiscrezioni sulla bozza della legge di stabilità, c’è spazio, a quanto sembra, anche per gli insegnanti della scuola primaria.

Ma si potrebbe osservare che attualmente i docenti della scuola primaria sono già a 24 ore e che per loro la riforma dell’orario non avrebbe effetto.

Sì, ma l’attuale orario è di 22 ore di cattedra e 2 ore di programmazione settimanale. Se il nuovo orario a 24 ore vuole dire, anche per la primaria, tutte di insegnamento, che fine faranno le due ore di programmazione?

Quelle ore potrebbero rimanere, ma il fatto sarebbe indifferente, perché anche il settore avrebbe comunque una quota oraria (+ due ore) da utilizzare, che potrebbe sviluppare circa 16.500 posti di docente in eccedenza.

Anche in questo caso, come per la secondaria, quella quota eccedente potrebbe servire per la costituzione dell’organico funzionale per coprire posti vacanti, per supplenze, per progetti, ecc.

Ma, oltre a questo esubero di docenti e alla prospettiva di organico funzionale anche per la primaria, potrebbe esserci l’occasione per andare al superamento delle due ore di programmazione settimanale che, nate vent’anni fa con una chiara finalità (assicurare l’unitarietà dell’insegnamento), hanno gradualmente perso significato e credibilità, diventando attualmente pressoché impraticabili, soprattutto per il superamento dei moduli voluto dal ministro Gelmini e per il proliferare di pluralità di docenti in tutte le classi.