Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Scuole pilota sotto la guida di Zichichi

Una rete di rivelatori per raggi cosmici, formati da più strati di vetro separati da fili da pesca e gas inerte e costruiti da studenti e docenti italiani, avrà l’obiettivo di studiare l’origine degli eventi che generano energie estreme e che raccontano la storia dell’universo.

Il primo di questi strumenti è stato inaugurato nei giorni scorsi presso il liceo Bruno Touschek di Grottaferrata, dove il rivelatore è già installato e funzionante. Al progetto, chiamato Extreme Energy Events e partito circa 2 anni e mezzo fa, hanno partecipato 23 scuole pilota, fra licei scientifici e istituti tecnici, distribuiti in 8 città italiane da nord a sud (Torino, Bologna, Reggio Emilia, Frascati, L’Aquila, Lecce, Catania, Cagliari) e “già ha coinvolto altre scuole e altri centri italiani generando un entusiasmo altissimo”, ha detto Antonino Zichichi, presidente del Centro Enrico Fermi e ideatore e responsabile dell’iniziativa.

“Le apparecchiature sono state costruite presso i laboratori del Cern di Ginevra e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) di Frascati con l’ausilio del personale e dei mezzi dell’Infn e studenti e docenti hanno seguito tutte le fasi” ha spiegato il vice direttore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Sergio Bertolucci.

”L’idea – ha proseguito Zichichi – è di far comprendere agli studenti la differenza fra scienza e tecnica e di portare le frontiere della scienza nel cuore dei giovani attraverso lo studio di un campo ancora irrisolto, come quello dei raggi cosmici di cui intendiamo capire l’origine”.

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