
Scuole italiane all’estero, D’Aprile (Uil Scuola): ‘Solo il 10% dei docenti ha preso servizio’

A un mese dall’inizio dell’anno scolastico, la situazione delle scuole italiane all’estero si presenta allarmante. Solo il 10% dei docenti nominati ha effettivamente assunto servizio, lasciando molte istituzioni senza personale docente. Inoltre, nessun dirigente scolastico né lavoratore del personale ATA ha potuto iniziare le proprie funzioni, creando un clima di precarietà che preoccupa profondamente le associazioni di categoria. A lanciare l’allarme è la Uil Scuola.
Giuseppe D’Aprile, Segretario della Uil Scuola, ha espresso le sue preoccupazioni in una lettera indirizzata al Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. “Le nostre scuole statali all’estero e le istituzioni scolastiche italiane nel mondo versano in uno stato di emergenza,” ha scritto sottolineando i gravi ritardi nelle procedure di nomina, in particolare per le sezioni italiane istituite in paesi come Francia, Germania, Svizzera e Belgio.
Queste sezioni bilingue, frutto di accordi culturali bilaterali, rivestono un ruolo cruciale nella promozione della lingua e della cultura italiana all’estero. Tuttavia, la mancanza di insegnanti disponibili mette a rischio non solo la qualità dell’insegnamento, ma anche la credibilità delle istituzioni italiane presso le autorità scolastiche locali e le famiglie. “Le famiglie continuano a attendere la presenza dei nostri insegnanti,” ha aggiunto D’Aprile, evidenziando come questa situazione possa compromettere la fiducia nel sistema educativo italiano.
Il Ministero degli Affari Esteri è chiamato a intervenire rapidamente per risolvere queste problematiche e garantire che le scuole italiane all’estero possano svolgere la loro funzione educativa in modo efficace. La Uil Scuola richiede un’accelerazione delle procedure di nomina e un impegno concreto per garantire la stabilità e la continuità del servizio didattico.
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