Sessantatremila biglietti venduti contro i cinquantamila dello scorso anno e un totale di 250 mila visite ai 350 eventi in 90 location: sono i dati della quarta edizione del Festival della scienza di Genova, che si è chiuso con la celebrazione della Sesta Giornata della scienza per la pace e lo sviluppo dell’Unesco.

“La scienza non aveva mai ‘bucato’ così ed è importante in un momento in cui la ricerca italiana ha bisogno di sostegno – ha commentato il presidente del Festival, Manuela Arata – Abbiamo volato alto sin dalla prima edizione e la città ci ha seguito. Ora abbiamo finanziamenti degli sponsor sino al 2008 e il Ministero sembra interessato a moltiplicare gli eventi. Ma io spero che il Festival arrivi sino al 2050”, ha concluso Manuela Arata.

Il dato più interessante arriva da un sondaggio ancora in corso, finanziato dalla Regione Liguria, che ha studiato la provenienza, gli interessi, il livello di studio e l’impatto turistico con 500 intervistati durante la kermesse. “Se ne aggiungeranno altri 800 a Genova e in Liguria, raggiunti telefonicamente, e mille dal Lazio in su”, ha spiegato il direttore del Festival, Vittorio Bo. Dal primo gruppo di campione, quei 500 circa, è già uscito fuori che il 28% è venuto da fuori Genova e il 17% è arrivato per la prima volta nella città della Lanterna, proprio richiamato dal Festival.

Importante anche la presenza delle scuole, che hanno acquistato 35 mila biglietti. Per un quarto si tratta di scolaresche da fuori Liguria.