Scuola, Renzi: ‘Cambieremo le regole perché siano i genitori a scegliere’

Il segretario chiede al Partito democratico un emendamento per modificare le regole sulla custodia dei ragazzi alle scuole medie e precisa: «La Buona Scuola non cʼentra niente, è la normativa che tutela i minori». Simona Malpezzi, responsabile scuola del Pd: «Facciamo scegliere ai genitori su rientro a casa».

Matteo Renzi annuncia un intervento del Pd per cambiare le regole sulla custodia dei ragazzi alle scuole medie. La mossa arriva dopo le polemiche a proposito dell’obbligo dei genitori di andarli a prendere all’uscita. «Ho chiesto a Simona Malpezzi, responsabile scuola del partito, di cambiare la legge e di presentare un emendamento per modificare le regole – scrive su Facebook -: siano i genitori a scegliere e ad assumersi le responsabilità».

E infatti Malpezzi dichiara: «Comprendiamo le preoccupazioni della ministra Fedeli: la sentenza della Corte di Cassazione di Firenze ha aperto una questione delicata rispetto al tema dell’uscita da scuola dei ragazzi delle medie.Tuttavia, crediamo sia necessario trovare una soluzione che consenta ai genitori di scegliere se far tornare o meno i figli da soli a casa e che liberi i dirigenti scolastici da ogni responsabilità. Per questo, assieme ai colleghi del Partito Democratico in commissione Istruzione, sto preparando una proposta di legge che intervenga per risolvere una situazione che sta creando comprensibili disagi tra i genitori e il personale della scuola».

Non bisogna, secondo il segretario Pd, «costringere per forza un ragazzo di terza media a farsi venire a prendere a scuola», né scaricare «tutte le responsabilità sui professori». E, precisa Renzi, «la buona scuola non c’entra niente, a dispetto delle bufale diffuse ad arte».

Basta entrare in una chat di genitori e ragazzi, continua, «per capire che l’Italia discute di altro, mentre il mondo politico parla di legge elettorale, Banca d’Italia, polemiche».

Racconta poi la sua esperienza personale dicendo: «Quando ho letto che noi genitori siamo obbligati a riprendere i figli da scuola sono rimasto allibito. Poi, studiando la vicenda e la pronuncia della Cassazione, ho capito meglio i termini della questione. La buona scuola non c’entra, il punto è che la legislazione italiana tutela il minore, e fa benissimo, ma dimentica l’autonomia che è valore educativo e pedagogico importantissimo».

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