Scuola media, per Carrozza occorre un ripensamento

Certamente la scuola media va rivista, come tutta la scuola italiana dovrebbe subire un ripensamento, ci vorrebbe una costituente della scuola italiana, deve essere aggiornata soprattutto nei programmi”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, a “Prima di tutto” su Radio Uno.

Quando la scuola media unica fu fatta fu una riforma – ha osservato il ministro commentando i 50 anni della scuola media – di portata veramente epocale, che ha inciso profondamente sull’idea che tutti dovessero avere accesso all’istruzione, e che non ci fosse una separazione tra chi proseguiva gli studi e chi doveva andare a lavorare in maniera precoce”. Per Maria Chiara Carrozza “i dati dimostrano ancora che non è vincente separare così presto le carriere degli studenti, la vocazione deve emergere più avanti per tutelare anche chi viene da classi sociali più in difficoltà“.

Nella stessa trasmissione, il ministro ha anche polemizzato contro gli intellettuali delle università: “Dall’università, mi aspettavo francamente una risposta maggiore, a volte vedo i miei colleghi intellettuali che leggono poco i testi e commentano senza approfondire. E questa mancanza di dibattito informativo stona nel mondo della scuola e della ricerca dove lo studio dovrebbe essere la base per qualunque discussione”.

Per la prima volta – ha spiegato Carrozza a sostegno della propria tesi – non ci sono stati tagli nella legge di stabilità, anzi ci sono 50 milioni di euro in più per l’Università, un segnale molto importante, erano anni che lo si aspettava”.