Scuola & Finanziaria/1. La ‘missione’ dell’istruzione

Tra le novità della Finanziaria 2008, nel testo approvato dal Senato, c’è anche la classificazione dei suoi diversi contenuti tematici in “missioni“. Come a voler sottolineare anche nella forma la valenza finalistica, l’imprescindibilità degli obiettivi assegnati.
La missione n. 22 è dedicata all’istruzione scolastica e contiene due soli articoli, uno ampio e dettagliato, intitolato “Rilancio dell’efficienza e dell’efficacia della scuola” e uno assai breve (6 righe), intitolato “Risorse per l’attività di supporto al settore della scuola“, che destina una somma considerevole (33 milioni) alla Amministrazione centrale, da utilizzare in tre aree: servizi istituzionali e generali, promozione della cooperazione culturale in Europa e nel mondo, e attività di ricerca e innovazione “con particolare riferimento alla valutazione del sistema scolastico nazionale“.
Ci saranno dunque consistenti risorse (ma bisognerà vedere come saranno ripartiti i 33 milioni nelle tre aree) anche per una approfondita valutazione del sistema di istruzione, condizione preliminare e condizionante del rilancio dell’efficienza e dell’efficacia della scuola, il vero obiettivo della missione n. 22.
Detto in estrema sintesi, il cuore della missione dell’istruzione scolastica, secondo la lettura e l’ottica del Ministero dell’Economia, è focalizzato sulla riduzione dei costi e sul miglioramento della qualità dei risultati. Attenzione, però: quando parla di risultati la Finanziaria non fa riferimento alla qualità dell’insegnamento o ai livelli di apprendimento degli allievi, ma sempre e soltanto alla ottimizzazione della spesa.