Il bando MIUR che scade mercoledì 25 novembre 2015 offre un’opportunità interessante di riflessione, per le scuole da una parte e per le istituzioni museali dall’altra, per trovare cornici concrete di incontro e di collaborazione sul terreno reale del patrimonio artistico e culturale. I due obiettivi fondamentali del Concorso nazionale, pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione, riguardano “la formazione continua dei docenti” e la promozione presso i giovani del “senso di appartenenza al patrimonio culturale della Nazione”.
“Senza se e senza ma, si tratta – spiega Irene Baldriga, dirigente scolastica dell’istituto superiore “Virgilio” di Roma – di due tematiche sostanziali nel processo articolato e non semplice della valorizzazione dell’insegnamento della storia dell’arte nella scuola italiana quale componente irrinunciabile della formazione dei cittadini. L’idea di fondo è quella di far lavorare insieme scuole e musei, declinando tipologie di candidature che possono condurre all’organizzazione di mostre (A), alla creazione di aree riservate alle attività didattiche e a laboratori multimediali (B), alla elaborazione di testi informativi (C), alla definizione di percorsi didattici interattivi (D), alla produzione di libri e di altri materiali didattici per la conoscenza di collezioni, monumenti e insediamenti (E)”.
Il finanziamento messo a disposizione è rilevante, con quote unitarie per ciascuna area progettuale che vanno dai 50 ai 100 mila euro. Del tutto nuova è l’idea di riconoscere quali destinatari del fondo musei e scuole, lasciando agli uni o alle altre l’iniziativa di promuovere la candidatura. Saranno premiate le istituzioni che abbiano già maturato esperienze specifiche nel settore della didattica museale rivolte alla scuola e saranno valutate positivamente le iniziative volte a promuovere siti museali e collezioni meno noti che siano al contempo detentori di beni di rilevante interesse per la memoria storica del Paese.
“E’ un passo importante – sottolinea a Tuttoscuola Rosaria Pagano, direttore generale dell’ufficio scolastico della Liguria – “nella progettualità incoraggiata dal MIUR, in questo momento veicolata attraverso una tempistica stringente e con una varietà che definiremmo quasi ‘esplosiva’. Si parte da un’ottica di pieno riconoscimento delle potenzialità di ideazione e di costruzione delle istituzione scolastiche, finalmente riconosciute in una cornice di autonomia mai prima immaginata”.
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