Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Scuola dell’infanzia: sperequazione nel sostegno

Nella scuola dell’infanzia statale su 1.030.367 bambini iscritti ve ne sono 14.692 con disabilità: in media un bambino certificato disabile ogni 70 bambini presenti a scuola.

Una incidenza, tutto sommato, non molto elevata, ma che registra situazioni territoriali molto differenziate, tanto che in Abruzzo l’incidenza è di 53,3 bambini per ogni disabile inserito, mentre, all’opposto, in Calabria l’incidenza si dimezza (105,5).

Sotto la media di incidenza nazionale, oltre all’Abruzzo, vi sono il Veneto, il Lazio, le Marche, la Lombardia, il Molise, l’Emilia Romagna e la Liguria.

Se però si pone attenzione ai posti di sostegno attivati (ce ne sono 9.811, cioè in media uno ogni 1,5 bambino disabile inserito), si scopre che molte regioni che risultano con una minor incidenza di bambini disabili, dispongono, in proporzione, di un maggior numero di docenti di sostegno, attestandosi molto sotto la media nazionale di un sostegno ogni 1,50 disabile.

Sono il Molise (1,08), la Calabria (1,10), la Sardegna (1,21) la Campania (1,28) la Sicilia (1,33), il Lazio (1,34), la Puglia (1,36) e la Basilicata (1,37).

L’unica regione non meridionale nel gruppo è il Lazio; l’unica assenza rispetto all’evidente caratterizzazione territoriale del gruppo è quella dell’Abruzzo (1,90).

Trattandosi di scuola dell’infanzia, non si può dire certamente che la situazione sia il risultato storico di assegnazioni consolidate di posti di sostegno.

E l’obbligo previsto dalla legge di effettuare, a cominciare dal 2008, compensazioni territoriali per avere un rapporto disabili/sostegno omogeneo sul territorio? Ignorato. Quei 9.811 posti di sostegno, a invarianza di spesa, dovevano essere distribuiti diversamente, ma, evidentemente, chi ha avuto… ha avuto complessivamente più di 700 posti oltre il dovuto.

Gli organici di docenti di sostegno come ammortizzatore sociale?

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