Scrima non è d’accordo con il ministro Turco

Il segretario generale della Cisl-scuola, Francesco Scrima, prende nettamente le distanze dalla proposta del ministro Turco di impiegare forze di polizia per il controllo antidroga nelle scuole.

“Non è la scuola a dover essere militarizzata – afferma Scrima – ma la società a dover essere bonificata. Non è la scuola ad essere allo sbando, ma è la società ad essere allo sballo. Sono fuori dagli Istituti le cause e le condizioni del malessere giovanile. E sono fuori e ben conosciuti anche i luoghi, purtroppo normali, dello spaccio e del consumo della droga. Se poi entra nelle aule è perché ormai troppe barriere e dighe sono state fatte cadere”.

“Davanti alle scuole – continua il segretario della Cisl – non ha senso mettere un cartello di pericolo con la scritta: “Attenzione droga”; dovrebbe invece esserci un cartello con scritto: “Attenti qui ci sono ragazzi e giovani con quel senso della vita che fuori avete già dato loro”. Se fuori non c’è il senso e il valore della vita, ma della morte, la scuola non può fare miracoli.”

Di fronte ai disagi giovanili non bisogna fermarsi ai sintomi, ma andare alle cause. La scuola va presidiata con strumenti educativi non con misure di polizia.

“In via ordinaria – conclude Scrima – non potranno essere i carabinieri a dare salute alla scuola, ma sarà solo l’ordinaria salute della scuola a poter ridare speranza ai giovani e alla società.”