Scrima (Cisl Scuola): Ok ritiro delle 24 ore, ma resta la mobilitazione

E’ “una buona notizia” quella dell’emendamento presentato congiuntamente da Pd, Pdl e Udc per la soppressione delle norme che prevedono l’aumento dell’orario di servizio dei docenti di scuola secondaria, ma la mobilitazione dei sindacati del comparto resta. Lo annuncia in una nota Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, dopo che ieri i gruppi Pd, Pdl e Udc alla Camera hanno presentano un emendamento comune al ddl stabilità contro l’aumento dell’orario settimanale di lavoro dei docenti auspicando convergenza anche dall’opposizione. L’emendamento vuole abrogare la norma che prevede l’aumento dell’orario, da 18 a 24 ore, delle lezioni frontali per gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado e, in accordo con il governo e i colleghi della Commissione Bilancio, i gruppi parlamentari stanno cercando le necessarie coperture finanziarie.

Prendiamo atto positivamente di un riscontro a quanto abbiamo chiesto, nei giorni scorsi, nella lettera inviata ai segretari dei partiti di maggioranza. Resta però la mobilitazione – spiega Scrima – Non solo perché attendiamo di verificare concretamente gli esiti del percorso parlamentare, ma anche perché lo sciopero del 24 novembre trova la sua ragione iniziale nel mancato avvio della trattativa sul pagamento degli scatti di anzianità“.

E’ un punto per noi irrinunciabile: siamo convinti che ci siano le condizioni per una positiva soluzione da trovare al tavolo negoziale. Si tratta di attuare un’intesa – conclude l’esponente sindacale – che ha già funzionato l’anno scorso e alla quale occorre attenersi con coerenza. Il ministro e il Governo facciano fino in fondo la loro parte, dopo tanti annunci a vuoto“.