Sciopero della scuola, il sindacato di base canta vittoria

Hanno riscosso consenso, secondo gli organizzatori,  lo sciopero e la manifestazione del sindacato di base (Cobas e Cub) della scuola.

Il corteo nazionale di Roma è partito intorno alle 10.30 da piazza della Repubblica ed è arrivato, in alcuni momenti sotto una pioggia battente, a piazza san Giovanni. Alcune frange di manifestanti, costituite in prevalenza da studenti, si sono staccate dal serpentone, per protestare direttamente sotto il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere.

I cori e gli striscioni si sono per lo più indirizzati contro il ministro della “D-Istruzione Gelmini” e il premier Silvio Berlusconi, raffigurato in un “fantoccio” portato in strada dagli studenti del liceo Mamiani di Roma.

Soddisfazione è stata espressa nel corso della manifestazione dagli organizzatori dello sciopero.

Il portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi ha commentato: “C’è stata una partecipazione massiccia non solo di iscritti ai sindacati di base, ma cittadini, studenti, e anche molti iscritti ai confederali. Domani ci sarà un’assemblea del Popolo della scuola pubblica, sarà bene che esca una proposta di mobilitazione generale, per arrivare a novembre ad una nuova tappa, a una giornata nazionale per bloccare questa sciagurata politica scolastica“.

Lo sciopero per il portavoce dei Cobas è stato “riuscitissimo“, con un’adesione “di circa il 70%“: “Più della metà delle scuole sono chiuse contro la politica Tremonti-Gelmini, contro una filosofia della scuola che appartiene all’800, contro provvedimenti razzisti di separazione tra italiani e stranieri, contro un’idea di distruzione di un’istituzione fondante del paese“.

Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale dei Cub, prova a dare in numeri dello sciopero: “La manifestazione di oggi è il sondaggio che Berlusconi non avrebbe mai voluto vedere: circa 300 mila persone in piazza e oltre 2 milioni in sciopero nel Paese“. Dal palco, a fine corteo, gli organizzatori hanno detto di avere manifestato addirittura in 500 mila.